Please Donate

Please help us get Scruffy the care he needs. (Managed by Corey Engfer Photography)


« | Main | »

Corticosterodi o cortisonici, come agiscono gli antinfiammatori steroidei

By admin | October 26, 2023

Corticosterodi o cortisonici, come agiscono gli antinfiammatori steroidei

L’utilizzo prolungato dicortisonici per via orale può inoltre essere alla base della comparsa di varie patologie come diabete, glaucoma, cataratta, osteoporosi. I farmaci antinfiammatori servono a ridurre un’infiammazione, la reazione con cui l’organismo cerca di prevenire la diffusione di un’infezione. Inibendo la produzione di prostaglandine, i FANS non selettivi impattano negativamente sulla mucosa gastrica con un effetto gastrolesivo. I FANS agiscono inibendo la COX bloccando l’interazione e quindi la trasformazione dell’acido arachidonico nelle prostaglandine, vengono così arrestati i processi infiammatori e così anche gli effetti che ne derivano.

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere novità, offerte e informazioni sui nostri Humanitas Medical Care. Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista. Cliccando su “Accetto”, acconsenti all’uso dei cookie per le finalità indicate nella Cookie Policy. AIGO raccoglie i cultori della Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva con lo scopo di migliorare gli standard professionali attraverso la formazione e la divulgazione di contenuti specifici.

E’ esperienza comune che ad una stessa dose di steroide, anche se bassa, possono corrispondere effetti collaterali molto diversi da paziente a paziente. Questa evidenza dovrebbe suggerire la necessità di personalizzare la dose di steroide, esattamente come stiamo facendo con altri immunosoppressori. Purtroppo, chi si è occupato di questo aspetto ha documentato che il problema non è di facile soluzione. In secondo luogo possono determinare l’insorgenza di lesioni cutanee, lo sviluppo di debolezza muscolare oltre a cambiamenti di umore.

LA STORIA DEGLI STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI

Queste azioni delle PG, che contribuiscono alla modulazione e regolazione renale della escrezione di sale e di acqua, verrebbero alterate dall’utilizzo di FANS determinando così alcuni degli effetti collaterali più frequenti associati a questi farmaci. Al contrario, un altro studio caso-controllo retrospettivo su 4742 casi di nefropatia occorsa in utilizzatori acuti e cronici di paracetamolo, non aveva evidenziato alcun incremento del rischio di nefropatia da analgesici anche nei soggetti con uso cumulativo di oltre1 Kg di paracetamolo [42]. Le PG sono sostanze ubiquitarie ed influenzano le varie funzioni renali insieme ad altri sistemi ed apparati dell’organismo. Concettualmente possono essere considerate sostanze ad azione ormonale locale (autacoidi) in considerazione della loro attività paracrina o autocrina.

L’intensità degli stadi farmacocinetici si riflette nella concentrazione e nella durata del composto attivo nel sangue, e questo a sua volta determina la forza dell’effetto farmacologico del farmaco. Esistono inoltre altri farmaci (anticorpi antinucleari e anticorpi anti-Scl-70) che possono indurre una sindrome simil sclerodermica (caratterizzata da rigidità e sclerosi della cute, fenomeno di Raynaud e mialgia) una cui interruzione determina la risoluzione della patologia (29). La Bleomicina, i derivati della penicillamina, gli alcaloidi, i soppressori dell’appetito, gli anticorpi anti-ds-DNA (come gli agenti anti-TNF), l’etosuccimide, le citochine e il fosinopril sono tutti farmaci che possono determinare la genesi di patologie simil sclerodermiche (30).

Sono farmaci sicuri?

Il fluorochinolone è il farmaco maggiormente studiato per i suoi effetti collaterali sulle patologie tendinee in particolare sul tendine d’Achille. Tale farmaco agisce sui tendini a causa del suo effetto tendinotossico che induce apoptosi delle cellule tendinee. È stimato che 3,2 casi su 1000 di tendinopatia Achillea e tra il 2 e il 6% delle rotture del tendine d’Achille in pazienti con più di 60 anni venga determinato dai chinolonici, soprattutto se gli stessi pazienti svolgono anche terapie cortisoniche e hanno problemi renali (31)(32). Diventa imperativo interrompere la cura farmacologica ai primi segni di danno tendineo.

Tuttavia, un trattamento a lungo termine con corticosteroidi provoca per forza di cose telangectasie, porpora, assottigliamento cutaneo, striae distensae, ipopigmentazioni. Come nella dermatite atopica, anche nella psoriasi si hanno i fenomeni del rebound, della tachifilassi e della dermatite da steroidi. Questi effetti negativi nell’uso dello steroide sono maggiorati dal fatto che – sulla chiazza psoriasica dove la funzione barriera è alterata – si ha un elevato assorbimento del farmaco. Inoltre l’effetto inizialmente favorevole del corticosteroide topico porta il paziente all’automedicazione, sfuggendo quindi dal controllo medico. Per tutti questi motivi, l’utilizzo dei corticosteroidi nella psoriasi dovrebbe essere limitato solo a specifici casi.

Steroidi anabolizzanti nello sport. Usarli o evitarli? Conoscerli

L’interferone potrebbe indurre artralgia, poliartriti infiammatorie ed esacerbare una artrite preesistente da epatite C. Questi eventi avversi possono essere curati tramite l’uso di NSAIDs o prednisone o l’interruzione della terapia con interferone. Tra l’1 e il 4% di pazienti che subiscono un’infiltrazione intrarticolare di corticosteroidi si sviluppa un processo infiammatorio localizzato dopo poche ore dall’infiltrazione che si risolve spontaneamente o con farmaci antiinfiammatori non steroidei (di seguito NSAIDs) e ghiaccio. Dal momento che l’artrite settica è la complicazione maggiormente temuta post infiltrazione, bisogna identificare i soggetti maggiormente a rischio di questa rara complicazione, che sono i pazienti reumatici che ricevono farmaci citotossici (18)(5). A parità di farmaco somministrato i disordini muscoloscheletrici conseguenti possono variare profondamente da un paziente all’altro sia al livello di presentazione clinica che al livello di severità a causa di differenti variaibli (fattori genetici, fattori ambientali, dose del farmaco, durata della somministrazione)(3). Sono definiti “non steroidei” perché vengono distinti dalla prima storica famiglia di antinfiammatori utilizzata, ovvero quella dei derivati del cortisolo (steroidi, cortisonici e derivati).

Gli steroidi inalatori nel bambino con broncospasmo ricorrente e asma

A concentrazioni più elevate rispetto a quelle fisiologiche i glucocorticoidi esercitano potenti effetti inibitori nei confronti del sistema immunitario; per questo motivo i glucocorticoidi sintetici vengono utilizzati come farmaci anti-infiammatori ed immunosoppressori. Gli anabolizzanti talvolta sono presi non per curare una malattia ma per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche e sportive (doping). Inoltre, occorre evidenziare che gli steroidi anabolizzanti acquistati al di fuori del circuito di distribuzione autorizzato (farmacie e parafarmacie) e non per fini di cura ma per usi impropri, possono risultare contraffatti o non rispettare le regole internazionali per la qualità dei medicinali. Inoltre, poiché tali sostanze possono essere iniettate, in caso di condivisione delle siringhe è possibile la trasmissione da individuo a individuo di infezioni quali epatiti e HIV.

Steroidi

Nonostante le reazioni di ipersensibilità ritardata, come nel caso di NIA da farmaci, dipendano dalla specifica sostanza cui il paziente è stato esposto, è possibile la comparsa di fenomeni di cross-reattività, per somiglianza strutturale, tra farmaci diversi appartenenti alla stessa sottofamiglia. Perciò, ad esempio, un paziente che ha sviluppato NIA secondaria a ibuprofene, potrebbe presentare una recidiva in caso di esposizione al fenoprofene [32]. Solitamente si parla di ricaduta quando c’è la comparsa di nuovi sintomi o il peggioramento di sintomi già presenti per una durata di 24 ore, in assenza di febbre e infezioni e se è trascorso almeno un mese dal precedente attacco. Una ricaduta, detta anche “recidiva” o “riacutizzazione”, “attacco”, “episodio acuto” o “evento clinico”, “poussè”, può durare anche alcune settimane. In età prescolare, oltre alla terapia giornaliera, si può considerare la nuova strategia terapeutica intermittente con steroide per via inalatoria ad alto dosaggio associata al salbutamolo per pochi giorni appena inizia un’ infezione respiratoria che quasi sempre è il trigger delle riacutizzazioni.

Le terapie per le ricadute

Generalmente, l’uso di steroidi anabolizzanti viene associato al mondo del bodybuilding. Moltissimi atleti ne fanno uso e dietro ad un fisico perfetto spesso vi è una massiccia assunzione di farmaci illegali. L’assunzione degli AAS di solito https://medimas.com.ar/classifica-dei-negozi-di-steroidi-nel-2023-le/ è ciclica, vengono sospesi e poi riavviati più volte l’anno. L’intensità degli effetti collaterali dipende dal tipo di steroide utilizzato, dalla forma farmaceutica, dalla dose, dalla durata del trattamento e dall’età del soggetto.

Tali programmi sottolineano l’importanza di una buona alimentazione e delle tecniche di sollevamento pesi. Lo studio è destinato a cambiare la pratica clinica corrente della terapia di tale vasculite ed è raccomandato dalle ultime linee guida della Società Europea di Reumatologia (EULAR), di cui il prof. Salvarani è stato uno degli autori. Gli anabolizzanti sono sostanze sintetiche con azione simile agli ormoni maschili (androgeni).

Topics: Uncategorized | Comments Off

Comments are closed.